sabato 24 marzo 2012

L'Unione Europea prommuove il Fair Play Finanziario


La Commissione europea ha confermato che le norme sul fair play finanziario della UEFA sono in linea con la politica di aiuti di stato dell'Unione europea (UE).
Il presidente UEFA Michel Platini e il vicepresidente della Commissione europea e commissario per la concorrenza Joaquín Almunia hanno pubblicato un comunicato congiunto al riguardo, evidenziando la coerenza tra le regole e gli obiettivi del fair play finanziario e quelli della Commissione nel settore degli aiuti di stato. Il comunicato è stato allegato a un carteggio tra Platini e  Almunia dopo l'incontro a Bruxelles a dicembre 2011.
Il presidente UEFA ha dichiarato: "Sono molto contento che la UEFA e la Commissione europea abbiano compiuto insieme questo passo decisivo, per assicurare un futuro prosperoso o stabile al calcio europeo e alla comunità calcistica europea in generale. Il nostro comunicato conferma che le norme sul fair play finanziario della UEFA sono pienamente coerenti con quelle sugli aiuti di stato dell'Unione europea. Voglio ringraziare sinceramente il vicepresidente Almunia e la Commissione europea per il loro impegno, lo spirito costruttivo e la cooperazione in questo processo congiunto".
Almunia, vicepresidente della commissione per la concorrenza, ha dichiarato: "Appoggio pienamente gli obiettivi del fair play finanziario della UEFA e ritengo essenziale che i club abbiano basi finanziarie solide. Le regole della UEFA tuteleranno l'interesse dei singoli club e giocatori, oltre al calcio eueopeo nella sua totalità. Vorrei congratularmi con il presidente Platini per come ha condotto i lavori".
Dal meeting tra il presidente UEFA e il vicepresidente della Commissione, i servizi della UEFA e della Commissione europea hanno lavorato insieme per analizzare le modalità con cui le misure di fair play finanziario potessero rientrare nel quadro della politica di aiuti di stato della UE. Il comunicato odierno è il risultato di questo lavoro ed esprime, in modo concreto, l'interesse  e gli obiettivi comuni di entrambe le organizzazioni.
Come richiesto dalla comunità del calcio europeo, e dopo le consultazioni con tutti i portatori di interesse, il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato le misure di fair play finanziario a maggio 2010. Queste includono l'obbligo per i club di chiudere il bilancio almeno in parità in un determinato periodo e di non spendere più di quanto guadagnino, tagliando gli eccessi che negli ultimi tempi hanno messo a repentaglio la salute del calcio. Tali misure, dunque, sono state studiate per tutelare il benessere e la fattibilità a lungo termine nel calcio europeo.
La UEFA e la Commissione europea hanno anche sottolineato che è necessario che garantire che le regole vengano applicate in un modo uniforme a tutti i club, per evitare il rischio di discriminazione o trattamento impari. Infine, il comunicato congiunto dichiara che la UEFA e la Commissione continueranno a collaborare in questo campo, per risolvere questioni di interesse comune.



Le parole del Presidente UEFA Michel Platini al XXXVI Congresso Ordinario UEFA tenutosi a Istanbul giovedì 22 marzo:
"Il calcio - ha detto il Presidente UEFA ai 53 rappresentanti delle federazioni nazionali affiliate alla UEFA, così come agli ospiti della politica e dello sport - è troppo bello per lasciarlo esposto alle numerose minacce che incombono. Il calcio è meraviglioso, un tesoro che dobbiamo preservare."
Il Signor Platini ha parlato dei vari risultati e sviluppi che lo rendono ottimista per il futuro, sottolineando anche una determinazione condivisa a combattere gli elementi negativi che ancora esistono.
"Prima di tutto, penso che insieme abbiamo raggiunto grandi obiettivi - ha aggiunto -. Riformare le competizioni per club, riformare quelle per le nazionali, riformare i nostri statuti e lanciare progetti importanti come il fair play finanziario e le qualificazioni europee, solo per citarne alcune. Inoltre, credo che tutti insieme stiamo andando lontano e nella direzione giusta".
"La UEFA è un'istituzione innovativa e unica: una sorta di laboratorio di ricerca e sviluppo che lavora senza tregua per migliorare il calcio, ma in accordo con la tradizione; un'organizzazione all'avanguardia, ma che non dimentica il passato e le sue radici".
Il Presidente UEFA ha fatto riferimento al nuovo sistema di marketing centralizzato per le qualificazioni delle squadre nazionali,  "un progetto che assicurerà alle nazionali molta più esposizione e consentirà alle federazioni di avere più stabilità finanziaria a medio e lungo termine"
Anche l'unità della famigia del calcio europeo è stata finalmente ottenuta. "Nel 2007, (...) avevo promesso di portare intorno a un tavolo tutte le famiglie del calcio europeo per seppellire l'ascia di guerra e mettere fine alle tensioni che, per anni, hanno guastato le relazioni tra la UEFA e le diverse entità del calcio - ha ricordato il Signor Platini -. E così, pochi mesi dopo la mia elezione, abbiamo firmato dei memorandum d'intesa con i rappresentanti dei club, delle leghe professionistiche e dei giocatori".
"Riunire tutti insieme non è stato difficile, è bastato un invito. Creare unità è stato più arduo. Ha richiesto persuasione, ma ce l'abbiamo fatta. Infatti – e questo è solo l'inizio – siete testimoni del rinnovo dell'intesa oggi. È un segno di rinnovata e consolidata unità; un segno che il calcio europeo è indivisibile".
"I [memorandum] garantiscono che, per molti anni a venire, il calcio resterà il gioco che amiamo, quello in cui squadre di club e nazionali coesistono in armonia".
Il presidente UEFA non ha omesso di parlare dei problemi che ancora esistono. "In alcuni Paesi conosciamo determinati club più attraverso i loro legali che attraverso i loro giocatori, poiché alcuni amministratori, cercando di mettersi in luce e di ottenere facili guadagni, trascinano continuamente le federazioni in tribunale. Questo è inaccettabile".
"In alcuni paesi i giocatori firmano o mettono fine a un contratto sotto minaccia. Non può essere tollerato. Dobbiamo fare di più per proteggere i giocatori, senza i quali il calcio non esisterebbe".
"In alcuni Paesi i club spendono più soldi di quanti ne abbiano, mentre altri non pagano i giocatori. Come è possibile che nel calcio ci sia più denaro e che allo stesso tempo i club non siano mai stati così indebitati? Il calcio professionistico in Europa ha maturato perdite per un ammontare di 1.6 miliardi di euro in base al nostro ultimo studio. Com'è possibile questo paradosso? Non è sostenibile".
Il Signor Platini ha dichiarato di aver ricevuto una lettera del vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per la competizione Joaquin Almunia. Ha descritto la lettera come "una meravigliosa vittoria per UEFA e per il calcio". "La Commissione europea riconosce la legittimità del fair play finanziario e, nei fatti, ci spinge ad andare oltre".
"Ogni giorno che passa - ha proseguito il Presidente UEFA - vediamo che grazie alle nostre riforme per proteggere il patrimonio del calcio e con i nostri progetti per incrementare l'equità e la solidarietà nel nostro sport, ci stiamo muovendo al passo coi tempi".
Il Signor Platini ha detto di non vedere l'ora che cominci UEFA EURO 2012 quest'estate. "Perché dopo così tanti sforzi e sacrifici, sono certo che questo torneo sarà in linea con le nostre aspettative ci regalerà tantissime emozioni".
Il Presidente UEFA ha poi ribadito che è essenziale non avere piani segreti: "È perché amiamo il calcio, perché siamo al suo servizio che dobbiamo lavorare fianco a fianco".
"La violenza, le combine, le scommesse illegali, il doping, le pressioni e le minacce contro i giocatori, i contratti fasulli, i traffici di giovani giocatori, il denaro riciclato: queste piaghe esistono. Esistono nella società ed esistono nel calcio. Dipende da noi combatterli con l'aiuto delle autorità pubbliche, a cui rinnovo il mio appello oggi.
"Se proteggiamo i giocatori, proteggiamo il gioco, ripuliamo il calcio - ha concluso il Signor Platini -. Questo è il nostro obiettiv,o ma dovrebbe essere la nostra ossessione. Molti nostri progetti sono stati fatti con questo spirito, per riportare la moralità al centro del gioco. Continuiamo a scrivere la storia insieme, il calcio lo merita".

fonte UEFA.com


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