Il vincolo sportivo calcistico, di cui in passato ho già dibattuto, continua ad essere tema particolarmente scottante nell'ambito del calcio dilettantistico e giovanile, soprattutto riguardo alla difficoltà che un calciatore incontra nel procedere allo svincolo.
Come è noto agli operatori del
settore, lo svincolo per eccellenza, ovvero lo “svincolo per
accordo” previsto dall'art. 108 NOIF FIGC, inquadra una
tipologia di rescissione consensuale del contratto stipulato tra una
società (anzi associazione sportiva dilettantistica) ed un
calciatore non professionista o giovane dilettante, il cui tenore
della norma esclude senza tema di smentita i cd. “giovani di
serie”.
Da un punto di vista pratico, tale accordo di svincolo si concreta nella sottoscrizione da parte del calciatore (o dei genitori nel caso in cui egli sia minorenne) e del legale rappresentante della società di una richiesta congiunta di svincolo da depositare presso i competenti Comitati o Divisioni, entro e non oltre 20 giorni dalla stipulazione, a pena di nullità - come sancito dal comma I della citata norma – e comunque non oltre il 30 giugno.
Liberi di svincolarsi dal vincolo. Si può!
Chiedici come.
Da un punto di vista pratico, tale accordo di svincolo si concreta nella sottoscrizione da parte del calciatore (o dei genitori nel caso in cui egli sia minorenne) e del legale rappresentante della società di una richiesta congiunta di svincolo da depositare presso i competenti Comitati o Divisioni, entro e non oltre 20 giorni dalla stipulazione, a pena di nullità - come sancito dal comma I della citata norma – e comunque non oltre il 30 giugno.
Tale procedura, se effettuata
correttamente, consente al calciatore di essere inserito d’ufficio
all'interno delle liste di svincolo nei termini stabiliti
annualmente dal Consiglio Federale e dunque di risultare svincolato
all'apertura del mercato estivo.
Se queste sono le uniche
indicazioni in merito che vengono fornite dalla normativa in materia,
nella “giurisprudenza calcistica” quotidiana può accadere che il
calciatore non professionista o il giovane dilettante (ovvero il
genitore in caso di minore d’età) ed il legale rappresentante
dell’associazione sportiva dilettantistica sottoscrivano il
famigerato accordo di svincolo ad inizio dell’anno sportivo,
omettendo appositamente di inserire la data, con l’intesa che
l’accordo verrà datato in un secondo momento e depositato solo al
termine della stagione sportiva e comunque entro e non oltre il 30
giugno, nel pieno rispetto dell’art. 108 NOIF FIGC.
Detto questo, in tale sede non è nostra intenzione rimarcare o evidenziare problematiche che
l’applicazione di tale norma ha ingenerato negli anni, né
tanto meno compiere voli pindarici intorno al tema del vincolo nel
calcio dilettantistico. La nostra intenzione, piuttosto, è portare alla
luce circostanze quanto mai diffuse nel calcio dilettantistico di
oggi, tali da costringere spesso i calciatori dilettanti ad
interrompere la propria attività sportiva poiché “prigionieri”
delle stesse associazioni che li hanno visti crescere e maturare come
uomini prim’ancora che come atleti.
Cosa accade con sempre maggior
frequenza nella realtà del calcio dilettantistico?
Il calciatore non professionista
o giovane dilettante, personalmente o tramite i genitori nel caso in
cui sia minore d’età, tesserato fino al 25° anno di età, si
rivolge all'associazione sportiva per chiedere ed ottenere la
sottoscrizione dell’accordo ex art. 108 NOIF FIGC.
A specifica domanda, puntuale ed
accorata giunge la risposta.
In cambio della sottoscrizione
dell’accordo di svincolo, l’associazione sportiva non esita
spesso a richiedere una somma di denaro (a volte anche esagerata)
quale controprestazione o buonuscita.
Questa prassi, illegale, è nota
a tutti gli operatori del settore, ivi compresi in modo particolare
coloro che ricoprono cariche di rilievo all'interno del sistema
calcio.
Ciononostante nessun
accorgimento è stato adottato, né – ci pare – vi sia in
previsione di prendere provvedimenti o decisioni in merito. A nostro sindacabile giudizio, i tempi sono maturi per affrontare di petto il
problema, tenendo in seria considerazione da un parte le esigenze dei
calciatori dilettanti (spesso minori) e dall'altra nel contempo la
necessaria tutela dei vivai, e ciò attraverso la complessiva e
sistematica revisione del sistema dei premi e degli indennizzi
previsti in caso di trasferimento di atleti giovani non
professionisti.
Sino a che un intervento di tal
fatta non si verificherà, i calciatori dilettanti minori di età,
entrati in odore di sottoscrizione del vincolo sino a 25 anni di età,
faranno bene a rivolgersi a professionisti con esperienza nel settore
al fine di ricercare, per ogni singola fattispecie, la soluzione
migliore per la tutela della vita sportiva degli stessi calciatori
onde evitare di trovarsi costretti a sborsare a distanza di anni
somme importanti di denaro per poter continuare a giocare a calcio.
Sei un giovane calciatore e vorresti svincolarti o vuoi saperne di più sul vincolo sportivo?
Cerchi professionisti del settore che ti possano consigliare ed aiutare?
ASSITULS è la risposta che cerchi!
ASSITULS, l'Associazione Italiana per la Tutela degli Sportivi, riunisce un team ampio e completo di professionisti che possono offrirti aiuto ed assistenza.
Scrivici qui: info@assituls.it o visita il nostro sito www.assituls.it
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Ultimo aggiornamento: 30/05/2019
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