lunedì 14 maggio 2012

Il saluto di Del Piero


"E’ stato commovente quanto mi è successo: il legame con questa gente va al di là. Non smetterò mai di ringraziarli: ricevere tutti questi applausi non è semplice. Oggi è un giorno incredibilmente bello, per certi aspetti. Un filo di tristezza c’è in me e per tanta altra gente. Ho festeggiato con quello che mi piace di più fare: vincere. Fiero orgoglioso di averlo fatto davanti alla mia gente, alla mia famiglia, a mia madre, a Sonia madre dei miei figli. Galliani parlando con Inzaghi diceva che ci voleva pensare ancora un giorno, per l’addio di Pippo? Galliani a me non ha chiesto niente, e non l’ha fatto nessun altro… Non posso dare io la spiegazione, io posso dire che quel che è successo oggi per me è incredibilmente bello, mi sforzo di farlo perché il velo di tristezza è molto forte. Sono cose che resteranno, quel giro di campo. Andrà al di là di tutto, quella emozione. Quello va oltre tutto. Rinunciare a giocare per restare nella Juve da dirigente? Io ho tutta una vita per fare il dirigente, sempre che qualcuno me lo chieda. Qui a me importa è il rapporto ventennale con la mia gente e va oltre: dal punto più critico, in B, ho voluto manifestare il mio grazie a chi era rimasto. E bon… Io sono nato per giocare al calcio e continuerò a farlo finché me la sento. Con Conte? Rapporto ottimo, non facile per lo spazio. Il futuro è adesso, però. Nella gente c’è riconoscenza per chi gioca fino all’ultimo minuto con la stessa maglia, come Totti e Maldini, e questi campioni possono anche educare la gente ad un calcio migliore. Dove giocherò? L’Inghilterra è un posto dove il calcio si vive in modo bellissimo. E sulla squadra non so: io sono 19 anni che non mi occupo di trasferimenti e sono un po’ fuori dal giro…»

Buona fortuna per la prossima avventura Campione!





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