Via libera della Fifa all'utilizzo della tecnologia contro i gol fantasma. La decisione è stata presa oggi a Zurigo, al termine della riunione dell'Ifab, l'organo internazionale che ha il potere di stabilire qualsiasi modifica ed innovazione delle regole di gioco. Saranno due i sistemi testatii: l'occhio di falco, già utilizzato nel tennis, e il GoalRef-System, il cui funzionamento si basa sull'inserimento di un chip nel pallone.
Le due tecnologie saranno provate per la prima volta nel prossimo Mondiale per club: in caso di esito positivo saranno utilizzate anche nella Confederations Cup del 2013 e nel Mondiale del 2014 in Brasile. La Fifa ha inoltre autorizzato l'uso in tutte le competizioni ufficiali dei cinque arbitri, con un direttore di gara, due assistenti arbitrali e due assistenti di porta. Il sistema è stato già utilizzato dall'Uefa, che si è servita dei cinque arbitri nelle ultime due edizioni di Champions League ed Europa League e anche nell'Europeo appena concluso.
La decisione è a suo modo storica, perché destinata a cambiare per sempre un pezzo di calcio: da sempre, infatti, in certe situazioni di gioco è particolarmente complicato per gli arbitri e i guardalinee determinare se il pallone è entrato o no in porta. Lo scorso campionato italiano di calcio è stato influenzato – secondo alcuni addirittura deciso – da un gol regolare segnato dal centrocampista del Milan Sulley Muntari contro la Juventus, non assegnato. Molte altre importanti partite nel calcio sono state decise da simili errori. Agli ultimi Europei di calcio, nonostante l’introduzione di altri due arbitri espressamente impegnati nel controllo della situazione in area di rigore e vicino alla porta, l’Ucraina si è vista annullare un gol regolare perché nessuno si è accorto che il pallone aveva oltrepassato la linea di porta.
Dopo quella partita il presidente della FIFA, Sepp Blatter, fino a quel punto contrario all’introduzione della tecnologia, aveva annunciato di avere cambiato idea.
Tra i contrari a questa decisione c’è però Michel Platini, presidente dell’UEFA, l’organismo di governo del calcio europeo, e possibile successore di Blatter alla guida della FIFA. L’UEFA per il momento non è obbligata ad adeguarsi, così come i singoli campionati nazionali: il voto di FIFA e IFAB di fatto è un’autorizzazione a introdurre il sistema, per chi vuole farlo, e non un obbligo. Per questa ragione gli unici tornei in cui sappiamo già che la tecnologia sarà utilizzata sono quelli organizzati direttamente dalla FIFA: mondiale per club, Confederations Cup, mondiali di calcio.
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