lunedì 23 luglio 2012

Meraviglioso ciccione idiota.




Riporto le parole di Aldo Grasso su Mino Raiola, personaggio controverso che non gode della mia stima ma che meriterebbe un'analisi più approfondita. Per me rimane un mistero il suo immenso potere....

"Il giudizio più severo sull'Italia non l'ha dato un'agenzia di rating, né la Borsa, né Lady Spread. L'ha dato un signore che parla un italiano stento, veste alla maniera di Tony Soprano, quando indossa le polo fantasia Walmart, inforca occhialoni neri da camperista in festa. Si chiama Carmine Raiola, opera nel settore calcio, sezione intermediazioni (i suoi affari sono i quattrini degli altri). 

Il signor Raiola ha detto che non possiamo più permetterci top player. Detta così, sembra una battuta da bar. Tradotta in termini economici significa che il calcio italiano è messo male, molto male: "Sono finiti i tempi in cui vedevamo arrivare in Italia Maradona e Platini. Non siete stati capaci di investire in nulla: gli altri campionati sono delle industrie che funzionano, dei marchi importanti. Se oggi dovessi chiedere ad un giocatore di andare in Italia, soprattutto al Sud, scapperebbe".

"Eppure, Mino Raiola è uomo del Sud. Nato a Nocera Inferiore (Salerno), emigrato ad Haarlem in Olanda al seguito della famiglia, vanta una maturità classica, parla sette lingue (i mercanti non hanno patria), è ricco sfondato, la pancia extra large da ex emigrante, domicilio fiscale a Montecarlo. Il padre faceva panini, poi pizze, adesso ha un ristorante di lusso. Per questo, i suoi nemici gli hanno dato del "pizzaiolo chiacchierone", persino del "mafioso", ma ogni volta si sono dovuti ricredere. Anche il suo protetto numero uno, Zlatan Ibrahimovic, nella sua biografia descrive Mino come "il meraviglioso ciccione idiota"."Chiamalo idiota: lo ha appena piazzato al Paris Saint Germain con un contratto triennale da 12 milioni di euro a stagione. Che con i bonus salgono a 14 o giù di lì. Alla scuderia appartiene anche Mario Balotelli e la sua ex, Raffaella Fico, se potesse, caverebbe gli occhi a Mino. 

La filosofia di Raiola, applicata ai campioni, è molto semplice: gioca bene, fatti pagare meglio, cambia squadra. Più squadre riesci a cambiare più soldi entrano: per il calciatore e per lui, con una percentuale che varia dal 4 al 10%. 

Se il Mercato avesse un'identità non potrebbe che riconoscersi nella faccia qualunque del Meraviglioso Ciccione Idiota". 

fonte Corriere.it


Luca Vargiu

2 commenti:

  1. Caro Giornalista se fossi Raiola ti querelerei , anzi consiglierò a Lui di farlo . Non comprendo da dove arriva la sua rabbia nei confonti di una persona che fino a prova contraria è uno dei migliori manager ( chiedi ai suoi calciatori ) 2) quale è il problema se il padre faceva i panini le porchette o le pizze ? quanti imprenditori sono partiti da zero ? Lei conosce percaso da dove arriva l' impero di molti presidenti di serie A ? il problema che il nostro paese è pieno di ignoranti ( persone che ignorano ) e penso che Lei appartenga al gruppo , con una tendenza all' arroganza ed alla volgarità poiché offende persone e le appella con insulti o parole dispregiative . Perché da bravo giornalista non si domanda come mai nel nostro calcio sono entrati i Cragnotti , Gaucci , Lotito , Preziosi ????? Perché non ne segue gli acquisti ? Come mai un argentino , brasiliano , africano o peruviano portato nel nostro calcio prende più importanza di un giocane italiano ? Quanti Vargas ( solo esempio senza giudizio ) ci sono nel nostro calcio ? Il problema è scoprirli ma prima educarli . Quindi non se la prenda con chi non c'entra nulla .... perché sembra il suo articolo sia frutto di invidia.

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  2. Per quanto riguarda le sue considerazioni e soprattutto per le risposte credo debba rivolgersi direttamente all'autore dell'articolo (Aldo Grasso) che abbiamo riportato.

    Se può interessare invece il mio commento personale da piccolo, piccolissimo Agente di calciatori, non credo che alla enorme potenza di Raiola corrisponda uguale bravura, non che questa non ci sia, ben inteso. Se parliamo di numeri sicuramente è il più bravo, ma anche lui, come i personaggi da Lei indicati -e non solo - fa parte di un mondo dove meccanismi particolari permettono di agire, talvolta, al di fuori delle regole. E qui apriamo altro discorso delicato, che più volte si è affrontato e che affronteremo.

    Luca Vargiu

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