Come ogni anno Deloitte ha pubblicato un interessante report sui fatturati dei primi 20 club calcistici in Europa. Lo studio riguarda la stagione sportiva 2010/2011 e comprende fondamentalmente 3 fonti d’entrata:
- entrate da stadio (matchday compreso il food&beverage)
- entrate da diritti televisivi (broadcasting)
- entrate commerciali (commercial compresi sponsor e merchandising)
Sono esclusi,invece, i movimenti finanziari legati ai trasferimenti di giocatori e quindi al mercato in entrata e uscita.
Questi sono i dati che ne escono sotto forma di fatturati 2010/11 in milioni di €:
- Real Madrid 479.5
- FC Barcelona 450.7
- Manchester United 367
- Bayern Monaco 321.4
- Arsenal 251.1
- Chelsea 249.8
- AC Milan 235.1
- Internazionale 211.4
- Liverpool 203.3
- Schalke 04 202.4
- Tottenham Hotspur 181
- Manchester City 169.6
- Juventus 153.9
- Olympique de Marseille 150.4
- AS Roma 143.5
- Borussia Dortmund 138.5
- Olimpyque Lyonnais 132.8
- Amburgo 128.8
- Valencia 116.8
- Napoli 114.9
In grassetto sono messe in evidenza nove società che mi serviranno come esempi per dimostrare la veridicità della tesi di questo post.
Come è facile vedere nei primi 20 club d’Europa abbiamo:
- 6 inglesi: con un fatturato totale di 1421,8 milioni di euro
- 5 italiane: con un fatturato totale di 858,8 milioni di euro
- 4 tedesche: con un fatturato totale di 791,1 milioni di euro
- 3 spagnole: con un fatturato totale di 1047 milioni di euro
- 2 francesi: con un fatturato totale di 283,2 milioni di euro
Il fatturato totale delle 5 società italiane è minore di 563 milioni rispetto a quello delle società inglesi e di 188,2 milioni rispetto alle società spagnole, mentre è superiore di solo 67,7 milioni rispetto a quello delle società tedesche. Nel report si sottolinea anche che in tutta probabilità il prossimo anno i fatturati delle società tedesche supereranno quelli delle società italiane.
Oltre al minor fatturato vediamo come la distribuzione tra le tre fonti di entrata sia assolutamente non equilibrata nelle società italiane rispetto a tutte le altre società:
Real Madrid CF e Barcelona FC:
Manchester United FC e Bayern Munchen FC:
AC Milan e FC Internazionale Milano:
Juventus FC, AS Roma e Napoli SSC:
Da questi grafici è evidente che:
- La maggiore percentuale dell’entrate delle società italiane derivi dai diritti televisivi: infatti questi passano da una percentuale minima del 48% nei ricavi del AC Milan ad un massimo del 64% nei ricavi dell’AS Roma. Mentre nelle altre squadre prese ad esempio passiamo da un massimo del 41% del Barcellona ad un minimo del 22% del Bayern Monaco e in mezzo troviamo il 36% del Manchester United e il 38% del Real Madrid. Questo dislivello delle percentuali a favore dei diritti televisivi nei club italiani si ripercuote in uno strapotere delle PayTv (sky e mediaset premium) che hanno potuto modificare completamente l’assetto del calendario del campionato italiano in modo da ottenere i massimi profitti con partite che cominciano il venerdì e finiscono il lunedì, orari che vanno dalle 12.30 (per intercettare il ricco pubblico asiatico) alle 20.45, passando per partite alle 15 e alle 18.30. Tutta questa diversificazione dei giorni e degli orari colpisce soprattutto il tifoso che va allo stadio che spesso è impegnato in attività lavorative nei giorni delle partite ed inoltre viene a mancare lo spettacolo poichè a volte si è costretti a giocare in condizioni climatiche e di terreno di gioco a dir poco imbarazzanti dovuti a pioggia,neve e freddo oppure al fatto che un campo di gioco viene utilizzato anche 3 volte in una settimana. In più tutto questo avviene in stadi vecchi,fatiscenti e scomodi che non invogliano il tifoso a godersi una partita dal vivo preferendogli di gran lunga la comodità del divano di casa. Voglio mettere in evidenza, anche se è una piccolezza, l’imbarazzante visione degli spogliatoi nel pre-partita che rende ancor più l’idea di cosa può ottenere la televisione dalle società italiane uniche in tutta europa ad accettare tale trattamento.
- Le entrate derivanti dallo stadio sono irrisorie: si passa da una massimo di 54,1 milioni dell’Inter ad un minimo di 11,2 milioni della Juventus. Tra le due troviamo i 17,6 milioni della Roma, i 34,9 del Napoli e i 35,6 del Milan. Le altre squadre prese in esame passano da un massimo di 123,6 milioni del Real Madrid ad un minimo di 71,8 milioni del Bayern Monaco che sono già 17,7 milioni in più del massimo ricavo di una squadra italiana. Nel mezzo troviamo i 120,3 milioni di entrata del Manchester United e i 110,7 del Barcellona. Ovviamente tutte le squadre straniere citate hanno stadi di proprietà di ultima generazione come l’Allianz Arena del Bayern Monaco o di valenza storica perfettamente ristrutturati come Camp Nou, Bernabeu e Old Trafford) dove si è cercato di ottenere la massima comodità, la miglior visuale e i migliori servizi per invogliare i tifosi, ma anche le persone comuni, ad andare a vedere le partite dal vivo. Tutte queste società hanno fatto ciò senza aspettare nessuna legge sugli stadi (argomento di un mio futuro post) da parte dei rispettivi Stati e per questo vanno fatti i complimenti alla Juventus che da quest’anno è la prima società italiana tra quelle prese in esame ad avere uno stadio di proprietà (Juventus Stadium) che sicuramente aumenterà le sue entrate in questa categoria. Tutte le altre società italiane sono già in ritardo rispetto alle dirette concorrenti estere e anche se cominciassero da domani mattina la progettazione e la costruzione non ci sarebbe nessuno stadio di proprietà prima di 3-5 anni.
- Le entrate ottenute attraverso sponsor e merchandising sono tra le più basse d’europa: infatti andiamo da un massimo di 91,8 milioni del Milan ad un minimo di 22 milioni del Napoli. Tra questi due estremi troviamo i 32,9 milioni dell’Inter, i 34,8 della Roma e i 53,6 della Juventus. Tra le società prese in esame passiamo da un massimo di 177,7 milioni del Bayern Monaco ad un minimo di 114,5 milioni del Manchester United con maggiori guadagni pari a 22,7 milioni rispetto alla società italiana con maggiori ricavi. In questa voce il Barcellona ha ricavi per 156,3 milioni e il Real Madrid ha ricavi per 172,4 milioni. In questo tipo di entrate il confronto è imbarazzante perchè questi guadagni derivano da una combinazione di diversi fattori come il prestigio del club, lo stadio di proprietà che può essere rimarchiato da uno sponsor (es: Allianza Arena) con grandi profitti per il club, i giocatori d’importanza mondiale in rosa e nel campionato a cui il club appartiene, la visibilità sui media anche di nuova generazione, la capacità di affiliazione del tifoso alla sua società,etc. Tutto questo in Italia non viene fatto rendendo sempre di più il nostro campionato poverto sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista economico.
In questo grafico sono messi in evidenza i fatturati delle squadre prese in esame dall’annata 2004/2005 all’annata 2010/2011. Possiamo facilmente notare che fino all’annata 2005/2006 le società italiane (Milan,Juventus e Inter) avevano fatturati si minori ma tra i più alti e comunque molto simili alle più forti società calcistiche europee.
Nel periodo che va dal 2006 al 2011 vediamo che il Real Madrid e il Barcellona hanno raddoppiato il loro fatturato, il Manchester United ha quasi raddoppiato il proprio fatturato, il Bayern Monaco è passato da un fatturato poco inferiore ai 200 milioni di euro a un fatturato poco superiore i 330 milioni di euro. In questo stesso periodo le società italiane hanno avuto alti e bassi nei loro fatturati legati strettamente alle vicende sportive (accesso o meno alla Champions Leugue o all’Europa Leugue e cammino più o meno lungo nelle medesime) chiaro segno di società non forti economicamente, ma basate su amministrazioni societarie approssimative e poco propense a progettare per il futuro. Nonostante questo in generale abbiamo avuto un aumento dei fatturati ma in percentuale minore rispetto agli altri e in modo discontinuo.
Se guardiamo invece un arco di tempo maggiore, cioè il decennio 2000-2010, vediamo che:
- inizialmente la Serie A fatturava quasi un miliardo di euro ed era al secondo posto tra i campionati più ricchi dietro alla Premier League che fatturava 1,1 miliardi di euro. Dietro all’Italia trovavamo la Bundesliga e la Liga che fatturava 0,53 miliardi e la Ligue 1 che fatturava 0,51 miliardi.
- Dieci anni dopo la situazione finanziaria si è modificata drasticamente. Al primo posto abbiamo sempre la Premier League che fattura circa 2,4 miliardi di euro, a seguire la Bundesliga che fattura 1,55 miliardi, al terzo posto per la Serie A, con 1,53 miliardi, dietro di poco la Liga che fattura 1,5 miliardi e infine troviamo laLigue 1 francese che fattura 1,2 miliardi. Quindi vediamo che in 10 anni l’Inghilterra ha raddoppiato il fatturato, Liga, Bundesliga e Ligue1 l’hanno triplicato, mentre l’Italia è cresciuta solo del 40% e presto potrebbe essere scavalcata da tutti gli altri campionati maggiori.
Non ci vuole un illustre economista per capire come la Serie A sia in un non troppo lento declino difficilmente reversibile. In più questi dati dovrebbero essere valutati in otticaFair Play Finanziario (che tratterò approfonditamente in un prossimo post) dove si dice che le squadre potranno spendere solo ciò che guadagnano, ma sarà poi vero?!…
VALORE DEL PARCO GIOCATORI
Come tutti sanno il valore di mercato dei giocatori è quanto di più variabile ci sia nel mondo del Calcio, quindi questi numeri sono sempre da prendersi con le molle, ma diversi siti specializzati sono d’accordo nel quantificare il valore del rose in questo modo:
- Barcelona FC 579 milioni di euro con media età di 27,4 anni
- Real Madrid CF 542 milioni di euro con media età di 26,30 anni
- Manchester City 467 milioni di euro con media età di 26,90 anni
- Manchester United 415 milioni di euro con media età di 26,80 anni
- Chelsea 381milioni di euro con media età di 27,50 anni
- Bayern Monaco 360 milioni di euro con medià età di 26,30 anni
- Arsenal 300 milioni di euro con media età di 25,80 anni
- Tottenham 270 milioni di euro con media età di 28,20 anni
- Ac Milan 266 milioni con media età di 29,0 anni
- Juventus 248 milioni di euro con media età di 28,70 anni
- Inter 246 milioni di euro con media età di 28,80
- Liverpool 235 milioni di euro con media età di 27,0
- Porto FC 210 milioni di euro con media età di 24,90 anni
- Paris Saint-Germain 207 milioni di euro con media età di 27,60 anni
- Napoli 194 milioni di euro con media età di 28,60 anni
Anche in questo campo le 5 squadre presenti nei primi 15 posti hanno rose con valore di mercato inferiore e soprattutto con una media età nettamente superiore alle altre rose. Questo sta a significare che con il passare del tempo, a meno di eventuali acquisti giovani e molto costosi, il valore complessivo di questo rose è destinato a scendere ulteriormente, così come le loro prestazioni sul campo nazionale ed internazionale.
MEDIA SPETTATORI
La Bundesliga vanta il primato di spettatori in media presenti ad un incontro con 42.665 e questo numero è destinato a crescere per via di un trend in forte rialzo anche grazie ai nuovissimi impianti costruiti per il mondiale tenutosi in Germania nel 2006.
Dietro ai tedeschi troviamo la Premier League inglese con una media spettatori di 35.294, poi la Liga spagnola con una media spettatori di 28.221 e infine la Serie A con una media spettatori fortemente ridimensionato a 24.306, riduzione causata da PayTv sempre più competitive e stadi di antica progettazione poco accoglienti.
Dietro ai tedeschi troviamo la Premier League inglese con una media spettatori di 35.294, poi la Liga spagnola con una media spettatori di 28.221 e infine la Serie A con una media spettatori fortemente ridimensionato a 24.306, riduzione causata da PayTv sempre più competitive e stadi di antica progettazione poco accoglienti.
PREZZI DEL BIGLIETTO
Il monte ingaggi, non è altro che la somma degli stipendi al lordo di tutti i giocatori che fanno parte di un club.
Nella stagione 2008/09 il prezzo medio dei biglietti per le partite della Premier League era di 43 euro, contro i 40 della Liga, i 27 della Serie A, i 26 della Ligue 1 ed i 21 della Bundesliga. Questi prezzi hanno subito in questi anni un aumento che oscilla tra il 10 e il 15%, ma nonostante il che i biglietti (fatta esclusione la Bundesliga) nelle altre nazioni siano più costosi di quelli per gli stadi italiani il pubblico riempe gli stadi in tutte le sfide anche le menoimportanti.
RAPPORTO MONTE INGAGGI E FATTURATO
Questi sono i monte ingaggi, in milioni di euro, delle squadre prese in esame in quest’articolo:
- Barcelona FC 276
- Real Madrid CF 216
- AC Milan 160
- Manchester United 147
- FC Internazionale 145
- FC Juventus 100
- Bayer Monaco FC 115
- AS Roma 76,5
Più in generale possiamo dire che:
- In Germania si spende il 51% dei suo fatturato per gli ingaggi dei giocatori quindi solo poco più della metà degli utili del club va sprecato per pagare gli stipendi.
- In Inghilerra la percentuale spesa per gli stipendi è del 63%.
- In Spagna la percentuale di spesa per gli ingaggi è del 59%.
- In Italia la percentuale di spesa per gli ingaggi è del 74% con picchi ben oltre l’80% per Milan,Inter e Juve
CONCLUSIONI
In questo articolo ho riportato solo dati oggettivi ed economici senza entrare nel piano molto più soggettivo dell’ambito sportivo.
Credo che sia evidente a tutti che la Serie A sia un campionato in bancarotta che si regge solo per via di presidenti ( Moratti, Berlusconi, Angnelli,etc) che ripianano continuamente con soldi propri le continue perdite delle società di Calcio che presiedono.
Inoltre la Serie A non offre nessun tipo di appeal per giocatori importanti e per gli sponsor e questo si nota facilmente sia dal fatto che i giocatori più forti preferiscono di gran lunga i campionati esteri mentre i pochi che riusciamo a crescere in casa vengano prelevati senza tanti problemi (solo per citare quelli di quest’anno: Sanchez e Pastore) sia dal risicato numero di sponsor di caratura internazionale che investono in squadre ed impianti italiani.
Il quadro che ne esce è assolutamente allarmante e spero che le società italiane possano trovare contromisure al più presto, anche se ne dubito, perchè in gioco c’è una delle più grandi passioni del nostro paese.
RM
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