venerdì 7 settembre 2012

Legge sugli stadi una priorità per Beretta



Il Presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta è intervenuto a Radio Crc parlando della situazione degli stadi italiani e dell'andamento del campionato, iniziato da due giornate. "La legge sugli stadi, una delle priorità che la Lega di Serie A persegue dalla sua nascita, deve consentire alle societa' di calcio di avere impianti di proprieta' per farli vivere sette giorni su sette e non soltanto in quelle pochissime ore in cui c'e' la partita, con tutta una serie di attivita' correlate. Nel calcio inglese, tedesco e spagnolo la gestione diretta degli impianti in cui si gioca rappresenta un salto importante nei ricavi. In Italia le entrate dello stadio vanno dal 12% al 17% del complesso dei ricavi. Nei paesi in cui gli stadi sono di proprieta' delle societa', questi rappresentano circa un terzo dei ricavi sociali" - ha spiegato Beretta.
"Nell'autunno del 2009 - ha ricordato Beretta - si sperava che questo progetto rappresentasse la base per una rapida approvazione da parte della Camera che invece l'ha valutato a lungo, l'ha modificato e finalmente, dopo lunghi dibattiti e confronti, e' riuscita ad approvare un testo prima delle vacanze estive. Ovviamente e' un testo diverso per cui c'e' bisogno di un ulteriore lettura da parte del Senato medesimo. Ci auguriamo un'approvazione rapida, una capacita' vera del testo normativo di consentire procedure certe, tempi rapidi e quei meccanismi di compensazione che consentiranno al nostro Paese di essere l'unico a costruire stadi di nuova generazione senza chiedere al contribuente un solo euro".
"Napoli e Lazio modelli da seguire? Penso ci sia un punto di riferimento da tenere sempre presente ed e' quello di assicurare sostenibilita' economica e sportiva al calcio italiano nel medio e nel lungo periodo. Poi, le strade e i modi per arrivare a garantire sostenibilita' nel tempo possono attraversare fasi diverse. C'e' chi viene da periodi di forte crescita dei ricavi, chi viene da periodi in cui ha visto crescere piu' velocemente i costi -aggiunge Beretta-. Quello che tutti dobbiamo tenere presente e' che nell'interesse delle societa', dei giocatori e dei tifosi l'obiettivo vero e strategico e' quello di garantire sostenibilita' nel tempo. Su questo credo si stia orientando un po' tutto il grande calcio italiano. Credo vada sottolineato il fatto che il campionato italiano sia caratterizzato da una competizione ampia e dal risultato incerto fino alla fine, questo contribuisce in maniera determinate a farne uno di quei tornei piu' importanti e seguiti al mondo".
Il Presidente Beretta ha sottolineato la bellezza della nostra Serie A: "Il campionato italiano e' equilibrato ed incerto. Questo e' il nostro marchio di qualita' che dobbiamo rivendicare perche' apre nuove prospettive e puo' ogni anno creare dei nuovi protagonisti. Napoli in lotta per il tricolore? Non sono nelle condizioni di fare pronostici sportivi. Pero' credo sia un po' la cronaca di questi anni cioe' di un campionato italiano in cui i protagonisti sono tanti e questo fa la differenza dell'Italia rispetto ad altri Paesi dove ci sono importantissimi protagonisti, ma dove la storia e' sempre la stessa".
Il numero uno della Lega Serie A ha parlato anche della strategia di Prandelli di guardare ai giovani. "Non sono in grado di dare giudizi sulle scelte tecniche. Il lavoro che viene fatto dalle societa' di appartenenza dei calciatori e' quello di far crescere i giocatori, di allenarli nel modo migliore e portarli ad essere grandi protagonisti nel mondo del calcio. Questo lavoro ha ovviamente dei riflessi positivi nel mondo della Nazionale dove si innesta il lavoro del commissario tecnico. E' quindi un cocktail che ha bisogno di tutte queste componenti. Credo che il calcio italiano -aggiunge Beretta- continui ad essere una delle realta' piu' importanti a livello mondiale, ha giocatori di talento sia esperti che giovani. C'e' stato un ricambio importante e credo che possiamo guardare al futuro con il giusto grado di ottimismo".
fonte Itasportpress

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