martedì 30 ottobre 2012

Moviola in campo. Si o no?




La frenata a qualsiasi intervento tecnologico arriva direttamente dal numero uno federale, Giancarlo Abete:«Bisogna essere realisti. Il confronto a livello di International Board è tra gli arbitri di porta e la tecnologia applicata alla linea di porta e non ha nulla a che vedere con la moviola intesa per individuare il fuorigioco o il gol fischiato e poi annullato. E i nostri arbitri di porta finora dalla prima giornata non hanno sbagliato nessuna decisione relativa a casi di gol-non gol. Se dovessi dire sono favorevole alla moviola sarebbe come dire di essere favorevole a qualcosa che è difficile che si applichi nei prossimi anni». Più disponibile invece a parlarne è Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio: «Laddove esistono tecnologie utilizzabili sarebbe auspicabile poter avere tutto il massimo del supporto».

Moviola sì Il presidente della Lazio Claudio Lotito sembra quello con le idee più chiare. «La moviola in campo è indispensabile — ha commentato ieri —. Ho sempre detto che i giudici di porta erano inadatti. È inutile predicare valori dello sport basandosi sul rispetto dell'avversario e del merito, ci deve essere par condicio per tutti: il merito in campo non deve arrivare da un errore arbitrale». Il primo ad appoggiare la tesi lotitiana è il suo tecnico, Vladimir Petkovic: «La tecnologia? Io credo che si possa anche inserire, magari su episodi particolari. Non la vedo una cosa assurda. C'è già in altri sport e sarebbe più facile dare spiegazioni ad alcune situazioni». D'accordo anche Gigi Delneri, allenatore del Genoa: «I tempi sono cambiati e anche il calcio è cambiato: la tecnologia può aiutare gli arbitri, ogni tanto si può consentire la moviola in campo, ha ragione Lotito».

Moviola no Il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, non crede che la tecnologia sia la soluzione: «Anche la macchina sbaglia perché è gestita dall'uomo. È un problema di mentalità e di cultura. Le polemiche fanno parte del nostro mondo e bisogna conviverci, serve serenità». «Io resto contrario al mezzo tecnico in campo — è intervenuto Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori —, diventerebbe un calcio disumano».

Tecnologia e time out Ma gli arbitri hanno bisogno della tecnologia? «Finché le regole sono queste dobbiamo attenerci a queste regole — ha detto Robert Anthony Boggi, candidato alla presidenza dell'Aia —. Se ci dovesse esserci l'aiuto della tecnologia bisognerà decidere bene come usarla. Anche a parti invertite, secondo me, quel gol sarebbe stato annullato». Un suggerimento invece arriva da Massimiliano Allegri: «Non intervengo sugli arbitri, dico solo che si è potuto perdere un minuto a Catania allora possiamo introdurre il time out, che magari serve di più all'allenatore».


"Francamente si è esagerato, nel calcio devono pensare che non sono i padroni del mondo". Così il presidente del Coni, Gianni Petrucci, che lancia strali pesanti contro il mondo del calcio: "Ho invitato tutti a rimanere con i piedi per terra ma purtropoo non mi ascoltano. Tutti parlano, tutti credono di aver subito danni. Non posso che essere amerggiato, gli errori ci saranno sempre perchè è umano". "Le parole di Pulvirenti? Io ho buoni rapoorti con tutti, non voglio rovinarmi. Soo dichiarazioni che saranno giudicate da altri", glissa. Poi ancora un amareggiato Petrucci: "Ma se questa fosse stata una partita scudetto cosa sarebbe successo? Abbassiamo i toni. Per riavere spettatori non bastano gli stadi ma bisogna cambiare la mentalità di qualcuno"

fonte Gazzetta dello Sport, Repubblica, ANSA

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