mercoledì 24 ottobre 2012

Svincolo dilettanti, attesa sentenza TAR



Pasquale, 21 anni, gioca al calcio per divertimento. Non per professione. È un centrocampista,milita in prima categoria, e potrebbe passare alle cronache come una sorta di 'Bosman' dei dilettanti. Domani il Tar del Lazio esaminerà infatti, con una prima udienza, il suo ricorso controle norme della Lega dilettanti che di fatto vincolano i giocatori non professionisti fino all'età di 25 anni, senza possibilità di liberarsi dei contratti firmati da minorenni, di scegliere altre squadre, «magari anche solo di giocare dove ci sono gli amici».  «È una situazione assurda, solo in Italia e in Greciaresiste questa 'catenà - commenta Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori - Il vincolo, dalla sentenza Bosman in giù, non esiste per i calciatori professionisti, per i quali dura la durata del contratto e comunque non più di cinque anni. Per chi invece gioca non per professione, ma per divertimento, ci si lega anche per 7 o 9 anni». La nuova norma risale al 2004: dalvincolo a vita si passò a quello fino a 25 anni. A 16 anni si firma un contratto con il consenso dei genitori: il regolamento prevede l'accordo annuale, con svincolo a fine stagione, ma serve il consenso di tutte e due le parti e di fatto le società legano i ragazzi fino al limite massimo. «Sì, si può dire che in centinaia di migliaia sono 'incatenati - ammette Tommasi - E infatti nel 2004 si prevedeva un graduale abbassamento di quella soglia dei 25 anni, che non c'è stato». Ora la questione è finita al Tar. Pasquale militava in una squadra laziale di promozione, retrocessa in 1/a categoria. È stato un anno fermo perchè voleva cambiare squadra, poi è stato prestato a un'altra società di 1/a, senza poter scegliere. E alla fine ha deciso di andare dal giudice. «Non sappiamo cosa deciderà il Tar - conclude Tommasi - Noi comunque andremo avanti, la base sente molto questo problema. Non possiamo credere che in centinaia di migliaia si debbano rivolgere al Tar. È assurdo. Comprendiamo che anche per la Legadilettanti è un problema delicato, ma qualsiasi programma per le prossime elezioni non potrà non tener conto di questa situazione. Che dobbiamo risolvere noi». 

Il presidente della Lega nazionale dilettanti  Carlo Tavecchio, sottolinea che liberare i giocatori a 18 anni porterebbe ad un mercimonio, ad un accaparramento tra societa´ che creerebbe una situazione simile a quella del calcio professionistico.

"Nel 2004 sono state concordate due grandi cose: la riduzione del vincolo a vita, che da allora ha un tetto a 25 anni, e l´articolo 108 che prevede lo svincolo a fine stagione per accordo tra la societa´ e il calciatore e vale sia per gli under sia per gli over 18. Ora vorremmo evitare ulteriori ritorni di fiamma su una vicenda gia´ risolta" 


(ANSA).

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