lunedì 29 agosto 2011

Fair Play Finanziario, l'augurio di Platini.






Riportiamo la lettera del Presidente dell'Uefa Michel Platin, indirizzata alle Società e pubblicata da Uefa Direct nella quale si spiega che il fair play finanziario è fondamentale per il benessere del calcio.

"Passione può far rima con ragione? Nel calcio non è facile, dato che alcuni club sostengono perdite considerevoli per la cattiva abitudine di accumularle stagione dopo stagione. Abbiamo spesso ripetuto che il calcio, lontano dall'essere una mera attività economica, è soprattutto uno sport e un gioco, e che è popolare perché suscita passione.

Tuttavia, questa innegabile verità non deve ostacolare la ragione e mascherare una dura realtà: se continua su questa strada, il calcio professionistico può andare in bancarotta; un suo eventuale collasso non può che avere ripercussioni a livello di base e di immagine.
Questo messaggio non vuole essere un invito all'austerità e a un ritorno ai budget del passato. Il calcio muove grosse somme di denaro, ed è un bene. E non si tratta neanche di pretendere una distribuzione utopica della ricchezza. Ci sono sempre state società più ricche di altre e indubbiamente ce ne saranno sempre. Tutto quello che vogliamo è che i club, più o meno ricchi, non spendano più di quanto guadagnano e che raggiungano la parità di bilancio, unico metodo certo affinché sopravvivano.
A tal fine, con il sostegno unanime di tutti i portatori di interesse e con l'obiettivo di aiutare i club, abbiamo definito criteri di fair play finanziario che inizieremo ad applicare rigorosamente da questa stagione. Oltre che per gli incontri, che promettono di attirare un grosso seguito, la stagione 2011/12 sarà importante per un motivo più particolare: un obiettivo con implicazioni di ampia portata come il benessere generale del calcio, purché tutti i club giochino secondo le regole, soddisfino i criteri di fair play finanziario e raggiungano un bilancio sostenibile, in modo che passione faccia rima con ragione.
Auguro a tutti i club, i giocatori, i direttori, gli arbitri e tifosi un esaltante nuova stagione all'insegna del fair play in tutte le sue forme."

Il Fair Play finanziario è stato approvato nel settembre 2009, i suoi obiettivi principali sono:


• introdurre più disciplina e razionalità nel sistema finanziario dei club;


• abbassare la pressione delle voci salari e trasferimenti e limitare l’effetto inflazionistico;

• incoraggiare i club a competere nei limiti dei propri introiti;

• incoraggiare investimenti a lungo termine nel settore giovanile e nelle infrastrutture;

• difendere la sostenibilità a lungo termine del calcio europeo a livello di club;

• assicurare che i club onorino i propri impegni finanziari con puntualità.
I suddetti obiettivi confermano che è dovere della UEFA valutare il sistema nel quale i singoli club europei competono, e in particolare il forte impatto inflazionistico delle spese dei club per salari e trasferimenti dei giocatori.
Nelle ultime stagioni diversi club hanno fatto registrare ripetute, e sempre più gravi, perdite finanziarie. La situazione economica globale ha poi creato condizioni di mercato difficili per i club europei, con ricadute negative sul piano delle entrate e della disponibilità economica dei club. Molti club hanno infatti accusato problemi di carenza di liquidità, che hanno costretto per esempio a pagamenti ritardati in favore di altri club, lavoratori e autorità sociali/fiscali.
Pertanto, come richiesto dalla famiglia del calcio, e in sintonia con la famiglia del calcio europeo, la UEFA sta introducendo misure di buon senso e realizzabili per raggiungere i suddetti obiettivi. A tal scopo, i club sono tenuti a far quadrare i propri conti per un determinato periodo di tempo. In base al piano in oggetto, i club non possono spendere ripetutamente più di quello che incassano, e saranno obbligati a versare correttamente i pagamenti per i trasferimenti e gli stipendi ogni volta. I club ad alto rischio secondo determinati indicatori dovranno fornire un piano di budget dettagliato sui propri piani strategici.
Le misure di fair play finanziario comprendono una valutazione pluriennale che consentirà di formarsi un’idea a più lungo termine nel contesto del calcio europeo a livello di club. Tali misure andranno oltre l’attuale sistema UEFA di licenze per club che hanno il principale scopo di valutare la situazione finanziaria dei club nel breve periodo.
Il regolamento (consultabile su UEFA.com) è stato stilato in collaborazione e con l'appoggio dei princpali portatori d'interesse del calcio continentale. Il rigore finanziario è un elemento fondamentale dell'insieme di misure che, tra le altre cose, intende porre un freno a quei trasferimenti, a quegli ingaggi e a tutte le altre spese eccessive che hanno messo in pericolo la stabilità dei club europei nel recente passato.
Le misure entreranno in vigore gradualmente nel corso dei prossimi tre anni e il provvedimento centrale, quello sul 'pareggio di bilancio', diverrà pienamente operativo per le dichiarazioni finanziare legate al periodo che finirà nel 2012 e che verranno valutate durante la stagione di competizioni per club UEFA 2013/14. Da quella stagione in avanti, i club che non soddisferanno i requisiti necessari, sulla base dei bilanci delle due annate precedenti, potranno essere sanzionati.
Il pareggio di bilancio prevede che un club non possa spendere più denaro di quanto ne guadagna. Le società verranno inoltre valutate attraverso una sorta di coefficiente di rischio, che terrà in considerazione il debito accumulato e il monte ingaggi, e dovranno dimostrare di rispettare le scadenze di pagamento di qualsivoglia natura. Il regolamento e i criteri in esso presenti sono stati ideati per stimolare la pianificazione a lungo termine in ambiti quali la gestione dei settori giovanili e il mantenimento/miglioramento delle infrastrutture sportive.
"Abbiamo lavorato sul concetto di fair play finanziario fianco a fianco con i club e il nostro obiettivo non è punirli, ma proteggerli - aveva dichiarato il presidente UEFA Michel Platini il mese scorso, dopo l'approvazione del regolamento da parte del Comitato Esecutivo -. Questo è il primo passo verso una nuova era, in cui il calcio dovrà riappropriarsi del senso comune in fatto di questioni economiche. Ringrazio tutti i portatori di interesse che ci hanno sostenuto nel nostro cammino".

tratto da Uefa.com



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