martedì 9 ottobre 2012

Mondiale Homeless in Messico



La decima edizione del Mondiale Homeless, che gode del sostegno della UEFA, è attualmente in corso a Città del Messico. Il torneo sta dimostrando come il grande fascino del calcio può aiutare le persone a cambiare la propria vita.
La UEFA è uno dei partner globali del torneo, che vede la partecipazione di 59 squadre e culminerà il 14 ottobre con la finale in programma in uno dei tre stadi costruiti appositamente per lo street soccer e ubicati nella Plaza de la Constitución, a Città del Messico. L'obiettivo del torneo di street soccer (4 contro 4) è combattere l'emarginazione patita dai senza tetto e incoraggiarli a cercare un futuro migliore, nonché attirare l'attenzione sul problema dei senza tetto in tutto il mondo. I partecipanti acquistano autostima, come emerge da studi che indicano come la vita di oltre il 70% dei partecipanti sia cambiata in meglio a seguito della partecipazione al torneo.
Il Mondiale Homeless è stato fondato da Mel Young (Scozia) e Harald Schmied (Austria), a cui è venuta l'idea durante una conferenza sul problema dei senza tetto a Città del Capo nel 2001. Entrambi erano convinti che fosse possibile cambiare la vita delle persone senza tetto attraverso il calcio. Due anni più tardi, nel 2003, a Graz, in Austria, si svolgeva la prima edizione del Mondiale Homeless.
Il Mondiale Homeless sostiene programmi di calcio di base e di sviluppo sociale d'impresa attraverso una rete di 73 partner nazionali, e celebra il proprio lavoro organizzando questo torneo di calcio annuale che riunisce squadre di persone senza tetto provenienti da paesi di tutto il mondo. La UEFA ha sostenuto il Mondiale Homeless fin dalla prima edizione, nel quadro delle proprie attività di responsabilità sociale. E anche grazie a questo sostegno il torneo è cresciuto significativamente rispetto alla prima edizione di Graz.
Il torneo offre ai partecipanti l'occasione di giocare per il proprio paese e di incontrare persone senza tetto di altri paesi con cui instaurare rapporti. Inoltre, contribuisce a mutare l'atteggiamento della gente nei confronti del fenomeno. In tutte le città in cui si è svolto il torneo, le persone senza tetto riferiscono di relazioni migliorate con il pubblico. La leggenda del calcio francese Eric Cantona è l'ambasciatore del Mondiale Homeless.
Gli organizzatori hanno colto l'occasione per spiegare la ragione d'essere del torneo in occasione del seminario UEFA sulla responsabilità sociale corporativa svoltosi a Sarajevo la scorsa settimana. "Ci si ritrova senza un riparo, si è perso tutto, si è persa l'autostima, non si sa dove passare la notte – ha dichiarato il responsabile esecutivo del Mondiale Homeless, Craig Campbell -. Ma ecco che i presenta l'occasione di fare una partita a calcio. Magari lo si praticava da giovani. E ci si accorge di quanto ci si diverte ancora". A partire da lì, per alcuni giovani senza tetto si apre la strada che conduce al Mondiale Homeless. "Il cambiamento può succedere. Si rappresenta il proprio paese e si va a casa con un nuovo senso di identità”.
fonte UEFA

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