martedì 25 ottobre 2011

Club Italia: ecco l'Under 15

La Nazionale U15 sarà composta da ragazzi provenienti da 4 selezioni - Nord, Centro-Nord, Centro-Sud, Sud - e guidata da Antonio Rocca.

La prima selezione (sono 30 i convocati per il Centro-Nord) si svolgerà domani presso il  Centro Tecnico di Coverciano mentre il 9 ed il 23 Novembre toccherà alla selezione Centro-Sud e Sud rispettivamente.

Il progetto di rilancio dei vivai voluto dal presidente del Club Italia Demetrio Albertini e dal coordinatore delle nazionali giovanili Arrigo Sacchi, procede con il ripristino della Nazionale U15 che già aveva preso vita in passato.

“Partendo dal presupposto - parole di Demetrio Albertini -  che il primo punto del nostro progetto è la promozione del calcio, che passa per un aspetto educativo e per quello tecnico, questa Under 15 nasce con l’obiettivo di introdurre i ragazzi nella realtà calcio, un modo per far assaporare ciò che accadrà quando l’anno seguente, nell’Under 16, dovranno affrontare nazionali di altri paesi e confrontarsi con mentalità diverse. Questa squadra è stata organizzata per fare delle selezioni su tutto il territorio, un lavoro di preparazione dunque che consentirà ai ragazzi un inserimento più graduale”.


Aggiunge Sacchi, coordinatore delle nazionali giovanili: “Molte squadre all’estero cominciano a lavorare con i ragazzi di 14 anni, in Italia l’Under 15 esisteva già in passato e abbiamo deciso di riprendere questa attività in modo, innanzitutto, di avere un anno di selezione in più per arrivare ad una scelta uniforme alle nostre convinzioni di come si deve giocare al calcio. E di come bisogna comportarsi perché c’è anche un codice etico da rispettare”.

Al passo con i tempi, con le esigenze del calcio moderno, con le problematiche dei giovani che raramente riescono a giocare con continuità, sono tanti gli aspetti da curare. Ma le scelte delle convocazioni per le nazionali giovanili seguono una logica ben precisa: “Cerchiamo per prima cosa – continua Sacchi – ragazzi molto motivati, che abbiano passione per il calcio e voglia di lavorare. Le indicazioni che abbiamo dato ai tecnici che lavorano con noi a questo progetto sono poche, ma chiare: i ragazzi devono avere delle capacità, ma non essere solisti. Per arrivare a questo bisognerebbe avere una squadra sinergica e qui incontriamo qualche difficoltà perché in Italia il calcio è concepito come sport individuale piuttosto che di squadra. Anche per questo è nata l’Under 15 e per questo motivo abbiamo aumentato per le altre nazionali giovanili il numero delle amichevoli, in modo che i ragazzi fin da giovanissimi possono confrontarsi con altre realtà e da queste imparare e trarre motivo di crescita”.


fonte FIGC.it




leggi anche
Museo del calcio: Arrigo Sacchi incontra i Responsabili delle Giovanili

2 commenti:

  1. Molto bene!!! E ora diamo spazio anche ai giovani tecnici e liberalizziamo l'accesso ai corsi di Coverciano, riservati ai soli ex-giocatori professionisti... Essere stai buoni giocatori non vuol dire essere bravi allenatori ( VEDASI SACCHI, COSMI, ET c...)
    Saluti, Giovanni Giglione TS

    RispondiElimina
  2. GIUSTISSIMO GIOVANNI.............. LA MAFIA DEGLI EX CALCIATORI DEVI FINIRE....... ALL'ESTERO C'E' PIU' ACCESSO PER CHI HA GIOCATO NELLE SERIE DILETTANTISTICHE O PER CHI NON HA MAI GIOCATO ( VEDESI VILAS BOAS )

    RispondiElimina